PERSONE FISICHE
Dal 1 gennaio 2018 le donazioni liberali sono detraibili dall’imposta lorda in misura del 30% e fino a un massimo di 30.000€ all’anno.
In alternativa, potrai dedurre le donazioni erogate dal tuo reddito imponibile per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato.
(Art. 83 del Decreto Legislativo 3 luglio 2017, nr. 117 – Codice del Terzo Settore)
IMPORTANTE:
A seconda della modalità di donazione, ricordati di conservare e consegnare al tuo consulente fiscale la ricevuta del versamento postale, l’estratto conto della banca o della tua carta di credito.
Linfa potrà fornirti una ricevuta di donazione. Devi sapere che tale documento è un semplice promemoria senza valore amministrativo o fiscale, che riepiloga le donazioni che hai versato alla nostra organizzazione. Per avere pieno diritto alle agevolazioni fiscali che ti spettano per le donazioni che hai effettuato con sistemi di versamento tracciabili (Posta, bollettino postale, banca, carta di credito, PayPal e analoghi, assegno), porta al tuo commercialista o al tuo CAF la copia delle singole ricevute di versamento di ogni donazione. Solo queste hanno valore ai fini del tuo diritto a godere delle agevolazioni fiscali.
Le donazioni in contante non sono in alcun modo deducibili o detraibili.
Per usufruire dei benefici fiscali conserva la relativa attestazione di donazione:
- la ricevuta del versamento, nel caso di donazione con bollettino postale
- le note contabili o l’estratto conto della banca, in caso di bonifico bancario
- l’estratto conto della carta di credito emesso dalla società di gestione
- l’estratto conto del tuo conto PayPal
Donazione o detrazione? Il consulente fiscale può darti il consiglio giusto per te.
Possiamo comunque dirti che per i donatori con redditi dichiarati maggiori di 28.000 euro conviene utilizzare la deducibilità perché “incide” più del 30%, che è il risparmio garantito dalla detraibilità.
AZIENDE
Alle donazioni in denaro e in beni versate da aziende o da enti non commerciali si applica la deducibilità fino ad un massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato, senza più limiti assoluti (che erano invece previsti dalla normativa precedente).